martedì 21 aprile 2009

Pannolini lavabili


Pannolini lavabili un'idea meravigliosa di eco-sostenibilità ambientale e familiare.

Da 3 mesi la nostra famiglia è creciuta con l'arrivo di una splendida bambina. Prima che nascesse ci siamo posti le solite domande: in che società nascerà, in che mondo vivrà ecc....

Poi ci siamo documentati circa i vari impatti negativi causati dai pannolini usa e getta: tonnellate di rifiuti non compostabili ma destinati direttamente in discarica, rischio di reazioni cutanee dovute dal contatto della pelle dei bambini con i prodotti dei pannolini trattati chimicamente, elevato costo finale calcolato sul periodo di utilizzo dei pannolini usa e getta.

A questo punto abbiamo provato a rispondere direttamente con dei fatti!

In commercio esistono svariati formati e modelli di nuovi pannolini lavabili dai ciripà a nuove linee decisamente più pratiche e, in rete si trovano ormai numerosi Siti e Blog che trattano il tema dei pannolini lavabili.

Dopo scrupolosa e attenta ricerca, la nostra scelta è ricaduta sui Pannolini lavabili di tipo PREFOLDS (che molto richiamano il concetto dei ciripà) in tessuto naturale non sbiancato e, i motivi della scelta sono stati i seguenti:

1. sono 100% in cotone naturale biologico

2. non sono sbiancati chimicamente

3. non provocano irritazioni cutanee

4. pratici da cambiare si adattano perfettamente a qualsiasi età/peso del bebè evitando spiacevoli fuoriuscite

5. si possono utilizzare più prefold sovrapposti per aumentare l'assorbenza

6. si lavano tranquillamente a 40°

7. si asciugano rapidamente

8. hanno una lunga durata, non perdono di assorbenza con i ripetuti lavaggi

9. sono di minimo ingombro confrontati con altri modelli lavabili

10. sono molto economici confrontati con altri modelli lavabili

Per concludere: utilizzare i pannolini lavabili deve essere una scelta consapevole e responsabile, sicuramente rispetto ai PREFOLDS esistono pannolini lavabili molto più trandy ma che non soddisfano pienamente il tema di eco-sostenibilità ambientale e familare che proviamo a portare avanti.

22 Aprile EARTH DAY


Il 22 Aprile si celebra l'Earth Day il Giorno della Terra.

l'Earth Day fu istituito negli Stati Uniti il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Da allora l'evento ha assunto un carattere internazionale e viene riconosciuto in 175 paesi nel mondo.

Attraverso i numerosi eventi che si svolgono nelle varie Nazioni, l'Earth Day si pone come obiettivo il coinvolgimento di ogni singolo individuo e della collettività ad assumere un comportamento e una politica di sviluppo verso la tutela della Terra.

Quest'anno parte l'iniziativa biennale "The Green Generation" che culminerà nel 40° anniversario nel 2010. I princìpi di questa campagna sono:
  1. un futuro basato interamente sull'energia rinnovabile per liberarci definitivamente dalla dipendenza dai combustibili fossili.
  2. un concreto impegno verso il consumo responsabile e sostenibile
  3. creazione di un modello di "economia verde" basato su un cambiamento socio/culturale che porterà alla creazione di nuovi posti di lavoro
Per maggiori informazioni circa l'EARTH DAY e gli eventi inseriti nel programma, basta semplicemente andare sul sito ufficiale a questo link http://www.eathday.net/

Logo dell'Earth Day 2009:


Noi tramite questo Post proviamo a sostenere l'evento attraverso le piccole iniziative fino ad ora descritte nel Blog, inoltre cerciamo di portare anche la nostra voce sul link: http://www.decrescita.com/terra/

lunedì 20 aprile 2009

Compost domestico



Compost domestico un'idea meravigliosa che ci permette di ridurre dell'80-100% i rifiuti solidi urbani da smaltire!!!

Cos'è il Compost: è un terriccio soffice usato come fertilizzante, ottenuto dalla biodegradazione degli scarti/rifiuti solidi urbani.

Cos'è la Biodegradazione: è la trasformazione chimica operata da microrganismi su sostanze organiche con successiva formazione di sostanze scomposte non inquinanti.

In questo post discuteremo di compost domestico, prodotto su un normale balcone di casa utilizzando un comunissimo vaso di terracotta di dimensioni medie.

Cosa utilizzeremo per il nostro compost: tutti gli scarti alimentari principalmente di origine vegetale e animale e rifiuti a base di cellulosa e carta di mais.

Scarti vegetali: tutte le bucce della frutta e gli scarti di verdure e ortaggi (mele, angurie, arance, limoni, cocco, kiwi, foglie di insalata, broccoli, spinaci, patate, ecc..)

Scarti di latte e derivati: latte e yogurt scaduto, scorze di formaggio.

Scarti di origine animale: gusci delle uova, pezzetti di grasso e nervi di carne.

Scarti non alimentari: fazzolettini e tovagliolini di carta usati, carta di mais e fogli di cellulosa usati per i pannolini lavabili.

Inoltre utilizziamo con moderazione anche lo sterco del nosto gatto.

Cosa non utilizziamo: scarti di pesce e mitili (in quanto la macerazione provoca cattivo odore), gli ossi di carne.

Essendo il nostro un compost domestico è necessario stare attenti a non utilizzare percentuali eccessive di resti animali in quanto la loro macerazione può provocare cattivo odore. Comunque per limitare o addurittura eliminare il cattivo odore basta ricoprire completamente la miscela degli scarti con del compost precedentemente prodotto o con un piccolo strato di terreno per piante.

I tempi per il compostaggio: gli scarti vegetali molto umidi (es. foglie di lattuga) hanno un tempo di compostaggio di circa 2-3 settimane. Gli scarti più secchi (es. foglie di carciofi) circa 3-4 settimane. Gli scarti non alimentari si deteriorano in circa 3 mesi.

Per accelerare notevolmente il processo di decomposizione è necessario triturare o sminuzzare gli scarti. Io uso una normale cazzuola per spezzettare stesso nel vaso i vari rifiuti. Inoltre provvedo a rimescolare il composto almeno una volta alla settimana per favorire il processo di areazione.

Considerando le tempistiche indicate, occorre miscelare gli scarti in maniera adeguata, quelli a decomposizione più rapida favoriranno la decomposizione degli elementi più ostici. Pertanto è quasi impesabile produrre compost smaltendo esclusivamente la cellulosa dei tovagliolini di carta ma, devo proporzionare gli scarti utilizzando ad esempio l'80% di scarti umidi, il 15% di scarti più secchi e il 5% di scarti non alimentari e, in questo caso in un tempo medio di 40-60 giorni ottengo un fertilizzante perfetto da utilizzare per le piante da balcone.






mercoledì 15 aprile 2009

Pane con farina di segale integrale


2 pagnotte da circa 800gr ciasuna


Farina di segale integrale.


Farina tipo00, farina di segale integrale, lievito naturale sciolto in acqua

Ingredienti:
700 g di farina di grano tenero tipo00
300 g di farina di segale integrale
300 g di lievito naturale
500 ml di acqua tiepida
1 cucchiao di sale fino


Preparazione:
Per ottenere un buon pane fatto in casa è necessario eseguire 2 lievitazioni. Solitamente preparo la mattina appena mi sveglio l'impasto per la prima lievitazione e, la sera dopo cena preparo le forme di pane che lascio lievitare tutta la notte per infornarle il mattino seguente.

Prima lievitazione:
In un recipiente ho sciolto completamente il lievito madre in acqua tiepida.
Su un piano non poroso ho impastato le farine e il lievito sciolto in acqua aggiungendo ancora acqua per quanto ne ha richiesto l'impasto fino ad ottenere un composto sufficientemente elastico.
Ho lasciato lievitare in un contenitore chiuso da un panno umido in un posto caldo della casa (tempo richiesto circa 8-10 ore)


Seconda lievitazione:
Ho staccato 300g dell'impasto lievitato per conservarlo per i prossimi utilizzi.
Al composto rimanente ho aggiunto il sale e ho impastato nuovamente.
Ho formato 2 panetti e li ho disposti su una teglia e lasciato lievitare le forme per l'intera notte.


Al termine della seconda lievitazione finalmente si passa alla cottura!!!

In Forno: a 200°, giunto a temperatura ho infornato la teglia e ho aggiunto nel forno un piccolo recipiente contenente acqua in modo da tenere costante l'umidità.

La cottura ha richiesto 20 minuti a 200° e 25 minuti a 180°, al termine ho spento, ho aperto il forno facendo attenzione ai vapori caldi!!!

Infine ho avvolto in un panno il pane ancora caldo per conservarne la fragranza!

martedì 14 aprile 2009

Lievito naturale o Pasta madre




Il lievito naturale è un semplice impasto di farina e acqua lasciato acidificare tenendolo a riposo per qualche giorno. In questo modo si innesca la fermentazione dovuta ai microrganismi naturalmente presenti nella farina, nell'acqua e nell'ambiente circostante.
Questo impasto acido spontaneo rappresenta la pasta madre, che è il lievito naturale per eccellenza. Come tutte le cose naturali deve essere mantenuta in vita, attraverso rinfreschi di impasti periodici con farina fresca e acqua. I microorganismi che la compongono infatti devono essere costantemente nutriti e posti in condizione di riprodursi.
Fare il pane è la maniera più semplice per tenere in vita la pasta madre, facendo attenzione a separare una parte, prima di aggiungerci il sale. In questo modo è possibile mantenere viva la pasta madre per mesi, anni, generazioni.

in foto il nosto lievito madre...ha 8 mesi e non li dimostra!

:: Living life differently ::

In questo Blog descriveremo idee pratiche di eco sostenibilità ambientale e familiare, uso dei pannolini lavabili, uso dei rifiuti per la creazione del compost domestico, riutilizzo dell'acqua, la buona cucina, l'autoproduzione di pane, pasta, marmellate e dolci, orto sul balcone. Inoltre cercheremo di mantenerci in forma con un po' di sport in questo caso il Rugby subacqueo...